Le rubriche del mese

La notte di San Lorenzo

10 agosto

Il mulino di Mariarosa nella notte di San Lorenzo

Portare il naso all’insù
e avere una manciata di desideri da esprimere è quel che serve
nella notte delle stelle cadenti. La tradizione colloca questo momento il
10 agosto,
San Lorenzo, ma attenzione anche ai giorni seguenti, c’è ancora spazio per sognare!

Ogni anno possiamo assistere allo spettacolo straordinario delle stelle cadenti: è all’improvviso che si coglie una scia o una luce dove prima non c’era.

Ma dove nasce tutto questo?

Un tempo le stelle cadenti erano chiamate Lacrime di San Lorenzo, perché si avvistavano nel giorno dedicato al Santo. Ma la tradizione di legare le stelle a un desiderio è ancora più antica e per alcuni ha radici marinare.
I marinai si facevano guidare dalle stelle per realizzare il sogno di tornare a casa. Oppure la ragione è nascosta nella parola stessa. “Desiderio” in latino significa “mancanza di stelle”…
e quel che manca si cerca intensamente.
Oggi sappiamo che le stelle cadenti nascono dalle Perseidi.
Quando alcune rocce si staccano ed entrano nella nostra atmosfera, si incendiano, brillando in una scia che ci lascia sempre stupiti.

Alza gli occhi al cielo e cerca le stelle cadenti, nella notte una magia accenderà emozioni e desideri!


Curiosità

Torte dal mondo Mariarosa

Un mondo di torte

Ricette dolci dal mondo

Bienvenue en France! Golose ispirazioni arrivano dal Paese d’Oltralpe, famoso per le sue straordinarie creazioni. Scopri con noi la storia di alcuni dolci e come realizzarli con le ricette di Mariarosa.

Crêpes

“Una frittatina è quel che ci vuole per ridare energia!” Forse fu questo il pensiero dei cuochi di Papa Gelasio quando ricevettero l’ordine di preparare in tutta fretta un pasto per alcuni pellegrini giunti dalla Francia il giorno della Candelora. Il successo fu immediato e i viandanti tornarono a casa con la nuova ricetta contribuendo a diffonderla in tutto il Paese. La crêpe, morbida e dorata, era davvero cosa seria in Francia. Per lungo tempo fu simbolo di amicizia tanto che i mezzadri erano soliti offrirla ai proprietari terrieri in segno di alleanza. Non solo. Chi voltava la crêpe in padella durante la cottura poteva esprimere un desiderio.
Una strepitosa variazione fu introdotta all’inizio del ‘900: il grande cuoco francese Escoffier farcì la crêpe con salsa d’arancia e la infiammò con il Grand Marnier…. Nacque così la crêpe Suzette.

Pronti per gustare un dolce alla francese? Scopri come fare le crêpes con Mariarosa. Ecco qui la ricetta di crêpes dolci ai frutti di bosco e crêpes di ricotta.


Charlotte

Un dolce, tante origini. Questa sembra essere la storia della torta Charlotte, inventata sicuramente in Francia ma con stretti legami con la Gran Bretagna e un passaggio in Russia alla corte dello Zar. La stessa origine della parola confonde: per alcuni deriverebbe da “charlyt” che nell’inglese antico significava “budino”, per altri potrebbe arrivare da “charlet”, il nome di un piatto britannico a base di carne. Tornando in Francia, si ipotizza un’altra origine della parola: lo stampo utilizzato per comporre il dolce si chiamava Charlotte come la cuffia bombata indossata in passato dalle donne d’Oltralpe, di cui ricordava la forma. E la ricetta? Ancora una volta il mistero avvolge la Charlotte. Sembra che una “charlotte alle mele” fosse diffusa in Inghilterra alla fine del Settecento e, probabilmente, chiamata così in onore della regina Charlotte moglie di Giorgio III, amante delle mele. Ma si deve al pasticcere francese Antoin Carȇme la ricetta che oggi tutti conosciamo con ripieno di crema bavarese o chantilly e contorno di savoiardi. Fu lui a inventarsi questa “spettacolare” versione alla corte dello zar Alessandro I presso cui era a servizio.

Mariarosa propone la sua ricetta della Torta Charlotte: Charlotte ai lamponi. Scopri come realizzare questo dolce con i savoiardi e…. come fare i savoiardi fatti in casa.


La ricetta del mese

Torta soffice alle ciliegie